Il numero 10

 

FASE OFFENSIVA

In generale credo proprio che il trequartista debba essere dotato di una tecnica individuale di base di altissimo livello, strettamente e velocemente collegata ad una certa intelligenza tattica. Sono giocatori “cassaforte”, capaci del “numero”, ma che soprattutto riescono a destabilizzare le varie organizzazioni difensive grazie ad intuizioni imprevedibili.
Come abbiamo già visto e letto, questo tipo di giocatore cerca di stazionare tra la linea dei mediani e gli attaccanti in zona centrale, cercando spazi e luce per dettare verticalizzazioni basse e di media lunghezza. Il suo tentativo (specialmente quando gira la palla ai suoi mediani) è di rimanere in zona centrale smarcandosi in spazi stretti. Se da una parte, infatti, è difficile per i suoi compagni servirlo lì davanti, è anche vero che se il trequartista riceve palla in quella zona diventa pericoloso per gli avversari. Il trequartista, pur ricevendo palla con le spalle alla porta nemica, prima che tocchi palla ha già letto tutta la situazione intorno a lui: capisce quando può stoppare e voltarsi subito in un movimento unico.

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Questo fiutare le situazioni che si vengono a creare dietro di sé gli consente di leggere velocemente i movimenti degli attaccanti per poterli servire prontamente, con precisione e nel modo più adatto ad una finalizzazione. I trequartisti diventano i protagonisti dell’assist, tanto hanno la facilità di mandare in gol (o comunque al tiro) i compagni. La media di assist effettuati e la percentuale sul totale degli assist di squadra sono due indicatori utili per valutare la prestazione di un trequartista. È circa il 25% il contributo dei trequartisti agli assist di una squadra: 

ASSIST
 MediaIncidenza
BAGGIO R. 2,0 33,7%
PIRLO 1,9 32,2%
RUI COSTA 2,8 29,4%
ZIDANE 2,8 26,5%
VERON 2,4 25,4%
FIOR 1,8 24,7%
SEEDORF 2,4 24,6%
LOCATELLI 1,5 23,7%
COZZA 1,4 22,3%
ZAULI 1,4 17,9%
MICOUD 1,5 16,8%
  1,99 25,2%

A parte Baggio (33,7% del totale degli assist del Brescia) e Pirlo (32,2%, in rapporto ai minuti giocati chiaramente) facilitati dal divario tecnico che li distingue dai compagni, i più efficaci (in rapporto alla squadra in cui giocano) sono stati Rui Costa e Zidane.

Ecco le zone in cui il portoghese ha servito assist in questa stagione:
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ed ecco da dove invece il francese ha messo i compagni in condizione di segnare:
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Altro modo di muoversi per il trequartista è cercare spazi sulle fasce. E lo fa in scioltezza, sicuro delle sue doti di controllo. Questo è di solito un modo per mantenere il possesso della palla: in quei quadrati di spazio che hanno come limite, in un lato, la linea laterale il trequartista è abile nel “torello” per poi trovare soluzioni dalla parte opposta.

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Per i destri diventa naturale andare a sinistra (quasi viceversa per i mancini) per poi poter rientrare verso il centro e poter sfoderare assist sotto forma di cross a rientrare, pallonetti, filtranti o cambi di gioco con lancio lungo. Quest’attitudine o capacità dei “numeri 10” di allargarsi sulle fasce (appena può con il corpo già rivolto verso l’interno del campo) e giungere al cross dal fondo è interessante: a tal proposito bisogna notare come la posizione di partenza (in mezzo al campo) non sia affatto correlata alla quantità di cross effettuati, ma dipenda dalle caratteristiche personali:

CROSS SU AZIONE DAL FONDO
 MediaIncidenza
COZZA 1,9 25,7%
RUI COSTA 3,2 23,3%
FIORE 2,2 21,9%
ZIDANE 2,3 18,5%
SEEDORF 1,8 17,3%
BAGGIO R. 1,4 17,1%
PIRLO 1,1 13,7%
VERON 1,4 10,3%
MICOUD 1,1 9,3%
LOCATELLI 0,7 8,2%
ZAULI 0,6 7,5%
  1,60 15,7%

Zauli e Micoud, ad esempio, di rado vanno sul fondo a crossare, nonostante spesso si trovino a toccar palla in posizione esterna. Quando la situazione è bloccata ad esempio perché viene usato sul trequartista una marcatura a uomo, si può verificare che il  giocatore venga indietro per trovare palla perché ha bisogno di far sentire il suo carisma il più possibile. È, di fatto, un giocatore cercato da tutti i compagni per cui anche in posizione arretrata è capace non solo di mantenere il possesso della palla, ma di dare il via alle azioni più manovrate o a lanciare (come il quarterback nel football americano) gli attaccanti. È per questo che a volte si mette un trequartista insieme ad uno o due attaccanti veloci che corrono in profondità.

Tattica IT-07Tattica IT-08

A tale scopo è interessante notare come i trequartisti distribuiscono i passaggi tra: passaggi di media-corta lunghezza (filtranti o pallonetti) e passaggi lunghi. Emergono evidenti diversità: vi sono giocatori come Zidane o Locatelli che non amano affidarsi a lanci lunghi preferendo giostrare in spazi stretti con passaggi o dribbling; altri, come Fiore o Veron, che invece si affidano spesso e volentieri al calcio lungo.

DISTRIBUZIONE PALLE GIOCATE
 Filtranti + pallonettiLunghi
ZIDANE 52% 9%
LOCATELLI 50% 9%
SEEDORF 55% 12%
MICOUD 60% 12%
RUI COSTA 50% 14%
BAGGIO R 56% 17%
ZAULI 48% 17%
COZZA 47% 20%
PIRLO 55% 21%
FIORE 51% 25%
VERON 57% 28%
  53% 17%

 
Ecco la densità di passaggi lunghi effettuati da Veron:
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Ed ecco quelli effettuati da Fiore:
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Il trequartista è anche un giocatore in grado di creare la superiorità numerica nel modo più facile/difficile del calcio: attraverso il dribbling. Sono giocatori sicuri di sé che in ogni situazione non perdono la freddezza e con abilità mettono in difficoltà l’avversario diretto o sono capaci d’uscire da situazioni complicate.

L’indagine statistica dice che di media ne effettuano il 21,4% dell’intera squadra e che Rui Costa è un portatore di palla efficiente. 

DRIBBLING
 MediaIncidenza
RUI COSTA 6,8 27,0%
COZZA 5,4 24,8%
PIRLO 5,1 23,9%
FIORE 4,2 22,2%
SEEDORF 5,6 22,2%
ZAULI 5,6 22,0%
LOCATELLI 5,4 21,0%
ZIDANE 6,4 19,9%
VERON 3,7 19,1%
BAGGIO R. 3,9 18,4%
MICOUD 3,5 14,4%
  5,05 21,4%

È un indice molto utile per definire le caratteristiche di un giocatore: c’è chi è molto abile “nel breve” e ama affrontare l’avversario in dribbling (come Zauli, Locatelli e Cozza), chi invece vede nel passaggio il modo migliore per avvicinarsi all’area avversaria: Veron, come abbiamo già visto nella tabella sui passaggi lunghi, ha un rapporto dribbling/palle giocate inferiore al 4%, contro l’11% di Zauli

DRIBBLING / PALLE GIOCATE
 Media
ZAULI 11,0%
LOCATELLI 9,2%
COZZA 9,1%
SEEDORF 8,8%
RUI COSTA 8,7%
ZIDANE 7,6%
PIRLO 7,5%
BAGGIO R. 6,4%
FIORE 6,4%
MICOUD 5,6%
VERON 3,9%
  7,7%

Talvolta questi giocatori sono criticati per il fatto che cercano poco la conclusione  personale: il numero di finalizzazioni rapportato al numero di assist può essere un indicatore utile per valutare la predisposizione di un trequartista a giungere alla conclusione:

DISTRIBUZIONE ASSIST / FINALIZZAZIONI
 AssistFinalizzazioni
COZZA 30% 70%
ZAULI 42% 58%
BAGGIO R. 43% 57%
MICOUD 44% 56%
ZIDANE 45% 55%
FIORE 45% 55%
VERON 45% 55%
RUI COSTA 49% 51%
PIRLO 53% 47%
LOCATELLI 56% 44%
SEEDORF 57% 43%
  46% 54%

Per quello che si vede da questa tabella, tra gli 11 Cozza è il più “egoista” avendo un numero di conclusione più che doppio rispetto al numero di assist, vediamo da quali posizioni. Seedorf e Locatelli sono, invece, quelli che cercano meno la conclusione personale.

È importante comunque che i trequartisti sappiano muoversi anche in profondità, per dettare passaggi importanti e decisivi. Possono essere dietro le spalle dei mediani avversari, in quello spazio tra linea difensiva nemica e centrocampo. Oppure, proprio in profondità nello spazio lasciato libero per una verticalizzazione bassa o alta.

Tattica IT-09Tattica IT-10

Tattica IT-11Tattica IT-12

I trequartisti creano in questo modo intese perfette con gli altri giocatori dotati tecnicamente e servono, su un piatto d’oro, palloni importanti per chiunque. Il loro carisma e la loro autostima consentono di avere estrema abilità nel calciare da fermo (vedi R. Baggio, Veron, Zidane).

 

GRAFICI FASE OFFENSIVA IN ALCUNI MODULI DI GIOCO

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offensivo-1-2